lunedì 27 giugno 2016

Carl Tanzler - Uomo perdutamente innamorato o semplicemente necrofilo fortemente ossessionato?

Quella che sto per riportarvi è una storia, decisamente macabra e anche parecchio insolita, che ha suscitato parecchio scalpore e che vi farà senz'altro accapponare la pelle...
                                                è la storia di Carl Tanzler...
             


Carl Tanzler, noto anche come Conte Carl Von Cosel, nacque a Dresda nel 1877, è stato un medico tedesco che nel 1927 divenne radiologo presso il Marine Hospital a Key West, in Florida.
In quegli anni la tubercolosi o tisi, malattia infettiva causata da vari virus, batteri o miceti, mieteva moltissime vittime. Tanzler era stato affidato al reparto di tubercolotici, e durante gli anni ha purtroppo dovuto assistere alla morte di tutti i suoi pazienti, che erano tra l'altro gli unici amici che aveva, proprio a causa di questa tremenda malattia. Carl, non era psicologicamente molto stabile, e in seguito scoprirete il perché, ed essendo molto sensibile ed emotivo ogni volta che un suo paziente veniva a mancare, spinto dalla sofferenza, inventava cure, e si vantava di aver ricevuto prestigiosi premi. Fu proprio questo suo continuo vantarsi che portò, in seguito, perfino a dubitare della veridicità della sua laurea in medicina.                                                                                        
Molto spesso sosteneva di ricevere visite, in sogno, da una sua defunta parente che gli mostrava una donna bellissima, dicendogli che questa sarebbe diventata il suo più grande amore.               
Nell'Aprile del 1930 Tanzler incontrò una donna e in quel preciso momento capì subito che si trattava della stessa donna che la sua defunta parente gli mostrava continuamente in sogno. Si trattava di una ragazza di 20 anni, Elena Milagro Hoyos




Sfortunatamente era anch'essa malata di tubercolosi e tra l'altro aveva perso anche molti famigliari e amici, morti proprio a causa della terribile malattia. Spinto dall'amore, ed in particolare dalla forte ossessione che nutriva nei confronti della ragazza, Carl, decise di fare tutto pur di salvarle la vita. Cominciò, così, a sperimentare su Elena svariate tipologie di cure e metodi non convenzionali, da lui stesso inventati, ma ancora mai davvero testati. Mentre i giorni passavano l'ossessione di Carl cresceva a dismisura, si era dichiarato a lei sommergendola di regali, ma Elena non ricambiava il suo amore e non ne voleva proprio sapere. Carl, però, era sicuro che se fosse riuscito a salvarle la vita, lei lo avrebbe sicuramente amato.   
Nel 1931, sfortunatamente, nonostante i suoi sforzi per tenerla in vita, Elena morì, gettando Carl nella disperazione più totale. Con il consenso dei famigliari sopravvissuti, le fece costruire un mausoleo dove ogni giorno si recava per trascorrere lunghe ore insieme alla sua amata.          
I famigliari di Elena, erano commossi dall'affetto e dall'attenzione che Tanzler mostrava nei confronti della giovane ragazza, ormai morta, ma quello che ignoravano era che l'ossessione di Carl nei confronti di Elena stava davvero per prendere una brutta svolta.
A due anni dalla morte della ragazza, precisamente nell'aprile del 1933, Tanzler, trafugò la salma e la portò a casa con sé. Erano ormai passati due anni, per cui il corpo di Elena era in avanzato stato di decomposizione, cosa che Tanzler, non riusciva ad accettare.
                                                                  

                                                            

Dopo aver cercato inutilmente di riportarla in vita con metodi, tra l'altro, da lui stesso inventati, decise di lottare contro il decadimento di quel corpo.
Per prima cosa, cercò di collegare le ossa di Elena con del filo di ferro per cercare di ricomporla nel miglior modo possibile. Successivamente, la vestì e addirittura inserì, nelle sue orbite, due occhi di vetro, per sostituirli a quelli originali, ormai consumati, e la adagiò sul suo letto.
Da quel momento, cominciarono a dormire insieme anche se lo stato di decomposizione del corpo di Elena ad un certo punto, cominciò ad essere tale per cui la pelle, si era completamente disintegrata e i capelli ormai non c'erano più. Carl, quindi, per sostituire la pelle, ormai inesistente, usò seta imbevuta di gesso e cera e, con dei capelli veri della ragazza, che li erano stati donati dalla madre di Elena subito dopo il funerale, decise di creare una parrucca per il cadavere. Riempì il corpo di stracci, imbevuti di profumo, creme, disinfettanti e composti chimici per mascherare l'odore della carne ormai marcescente.
                                                         Questo fu il risultato...

                                     
     
                                                     



La svolta, si ebbe nel 1940, quando alcune voci giunsero alle orecchie della sorella di Elena che decise così di recarsi a casa di Carl per vedere, eventualmente, il tutto con i propri occhi. Quello che la sorella effettivamente vide, fu decisamente terribile e quindi, incredula ma soprattutto inorridita fece arrestare Carl che però, venne subito rilasciato poiché erano ormai passati più di cinque anni dal crimine commesso. Secondo alcuni testimoni, presenti durante l'autopsia sul cadavere di Elena, pare che Carl avesse addirittura inserito un tubo nella parti intime della ragazza per consumare rapporti sessuali.                                                                               
Questa terribile vicenda fu riportata da tutti i giornali ma, l'opinione pubblica, considerava Carl, più come un romantico che, al contrario, come un disturbato mentale. Uscito di galera, non riuscì a placare la sua ossessione e decise così di costruire una copia raffigurante Elena, il suo amore  perduto, con il quale visse fino alla sua morte.                                                                                 
Ci sono, inoltre, due LEGGENDE legate a questa terribile storia. La prima vuole che il dottore fu trovato morto tra le braccia della copia del cadavere di Elena, mentre la seconda, decisamente più macabra, sostiene che Tanzler sia riuscito a sostituire il finto ''manichino'' con il vero cadavere di Elena e quindi, che sia morto tra le braccia del suo vero amore.                                                                                                                        

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