La storia che sto per narrare ha come protagoniste una Ichimatsu e la sua piccola proprietaria.
La Ichimatsu di Okiku
Correva l'anno 1918 e un ragazzo di 17 anni, Eikichi Suzuki, durante un viaggio a Sapporo, capoluogo della prefettura di Hokkaido, dopo essere rimasto affascinato da una bambola Ichimatsu, che li ricordava la sua piccola sorellina di soli due anni, decise di acquistarla per portargliela in dono.
Okiku, questo era il nome della bambina, era molto felice della sua meravigliosa bambola, ci giocava ogni giorno e arrivò perfino a chiamarla con il suo stesso nome. Erano decisamente inseparabili. Poco tempo dopo, però, la piccola Okiku si ammalò e morì, successivamente, nel 1919, a causa di una grave polmonite. Considerato il forte legame che la bambina aveva con la sua bambola, venne suggerito ai suoi famigliari, di seppellirla insieme a lei, ma a tumulazione fatta, i genitori di Okiku, si accorsero, con grande dispiacere e rammarico, di essersi dimenticati di seppellire la bambola insieme alla loro piccola figlia.
Dispiaciuti, decisero così di sistemare la bambola sull'altare che avevano fatto costruire in memoria di Okiku, dove ogni giorno si recavano per pregare.
Con il passare dei giorni, però, notarono un particolare alquanto strano e decisamente parecchio insolito...
Si accorsero, infatti, che i capelli della bambola, una volta lunghi solo fino alle spalle, stavano crescendo di giorno in giorno. I genitori interpretarono, questo strano avvenimento, come un segno che lo spirito della bambina risiedeva nella bambola.
Nell'agosto del 1938, la famiglia di Okiku fu costretta a trasferirsi ma non vollero portare la bambola insieme a loro perché pensavano che se l'avessero allontanata dalla tomba di Okiku, lo spirito della bambina non avrebbe più avuto un posto in cui stare, e quindi il fratello, unico erede rimasto della famiglia Suzuki, dopo aver ricevuto la chiamata alle armi, decise di affidare la bambola ad un monaco del tempio Mannenji, che si trovava nell'isola di Hokkaido. Il monaco fu informato sulla storia di Okiku e di come i capelli della bambola crescevano inspiegabilmente e con il passare del tempo notò che, effettivamente, era tutto vero.
I capelli della bambola continuavano a crescere e quando Eikichi tornò successivamente al tempio, rimase meravigliato nel notare che i capelli della bambola erano arrivati fino alle ginocchia.
La bambola oggi, si trova ancora nel tempio Mannenji ad Hokkaido dov'è possibile anche vederla, perché esposta in una teca.
Nonostante le vengano periodicamente tagliati i capelli attraverso una specifica cerimonia, questi continuano a crescere fino a raggiungere i 25 cm di lunghezza.
La bambola, in questione, è di porcellana, alta 40 cm con intensi occhi neri ed indossa un kimono bianco e rosso.
Nel corso del tempo furono effettuati svariati test, per cercare di spiegare questo strano e misterioso fenomeno ma, non si arrivò mai ad una conclusione...
Questa storia rimane ancora oggi un MISTERO IRRISOLTO...
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